PRO O CONTRO GLI ANGLICISMI?

L’inglese è ormai diventata la lingua internazionale, parlata in tutti i paesi del mondo.

Nel corso dei secoli essa è riuscita a influenzare molte lingue, tra le quali anche l’italiano, inserendovi termini inglesi come ‘fare zapping’, ‘cyberbullismo’  ‘resett’… e molti, molti altri.

Ormai in molte trasmissioni e riviste riscontriamo titoli in inglese e conduttori che utilizzano anglicismi, ovvero parole inglesi recepite in un’altra lingua. Ma ciò è un effetto negativo o positivo?

A mio parere l’uso di alcune parole inglesi nella lingua italiana non è poi un effetto così negativo, certo alcune parole italiane vengono sostituite in inglese come ‘fine settimana’ da ‘weekend’ o ‘esibizione’ da ‘performance ed è ormai un’abitudine parlare con termini inglesi, tanto da non poterne far a meno, soprattutto tra le nuove generazioni.

Utilizzo molte parole in inglese con i miei amici e parenti, soprattutto in famiglia poiché la nostra lingua d’origine è una lingua mista con l’inglese. Utilizzo molto spesso la parola ‘anyway’, ad ogni modo, e abbreviazioni in inglese come GG, good game = buon gioco, o IDK I don’t know = non lo so.

L’inglese lo parlo ogni giorno e per me usare termini inglesi e riscontrare anglicismi nei media non produce affatto un effetto negativo per la nostra lingua italiana e non rappresenta rischio di impoverimento linguistico ma, al contrario, costituisce un arricchimento e un’opportunità di crescita culturale soprattutto se ciò permette di conoscere e utilizzare espressioni utili per esprimere concetti nuovi o abbreviare perifrasi lunghe e tortuose.

Angela Ortega 3 C BS

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2 pensieri riguardo “PRO O CONTRO GLI ANGLICISMI?

  • 10 Luglio 2020 in 16:13
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    Forse non è la priorità di questo momento. Ma..” leadership, governance, new economy, job act, spread, bound, rating, default, welfare, road map, election day, team, staff, authority, privacy, know-how, deadline, devolution, new entry, outsider, meeting, performance, congestion, corporation, scouting, partner, boom, task force, check point, work in progress, low cost… ecc. ecc.
    Cosa direbbe, oggi, il sommo paeta Dante Alighieri? Che fine ha fatto la nostra meravigliosa lingua italiana? Qualcuno dice che la nostra Costituzione è la migliore del mondo; è forse scritta in Inglese ?

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    • 1 Dicembre 2020 in 19:23
      Permalink

      Mica la lingua italiana è stata sostituita da quella inglese AHAHAHHA. Ti voglio proprio vedere a dire “puntatore elettronico” invece di mouse oppure “ha tirato la palla in rete e ha segnato” invece di dire goal. E poi è così bello l’inglese. Io penso che l’abbinamento di queste due lingue insieme sia fantastico. E’ insensato fare un elenco di termini inglesi come fossero utilizzati ogni secondo della nostra vita, non vengono mica detti tutti insieme gli anglicismi ahahaha si usano ogni tanto

      Rispondi

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