1. Pagina d'entrata 2. Articolo 3. I social network e la lingua italiana, tra neologismi e anglicismi I social network e la lingua italiana, tra neologismi e anglicismi di Paolo D'Achille -- compito; io, naturalmente, mi occuperò specificamente dell’italiano dei social, per proporre soltanto qualche breve riflessione, non dedicata esclusivamente al tema dei neologismi e degli anglicismi, presenti nel titolo. Parlando di social ci troviamo subito di fronte a un anglicismo; anzi, a rigore dovremmo parlare piuttosto di uno pseudo-anglicismo, perché l’inglese presenta l’ordinamento sintattico “determinante + determinato”, tipico delle lingue classiche e germaniche, e non quello -- influsso dell’inglese e soprattutto dell’anglo-americano. D’altra parte social, come vari altri anglicismi penetrati in italiano negli ultimi anni, sembra “intraducibile”, e non perché non esistano in italiano possibili equivalenti: ogni lingua in quanto tale ha la -- del gruppo Incipit, di cui fa parte il Presidente dell’Accademia, Claudio Marazzini, con altri accademici (tra cui io stesso). Il problema è che molti anglicismi si legano a invenzioni, concetti, tecniche, stili di vita che provengono d’oltre-Manica, e più spesso d’oltre-Oceano, che l’opzione per il termine straniero intende -- di social network è presente anche nel GRADIT), ma si tratta di usi circoscritti, mentre nello spagnolo, molto meno aperto dell’italiano all’accoglimento di anglicismi non adattati, redes sociales ha larga circolazione; non c’è dubbio, però, che in italiano questa espressione possa dar luogo a equivoci, perché era stata già usata in sociologia e psicologia – sia al singolare sia al plurale, e sempre, peraltro, per influsso dell’inglese – almeno dalla fine degli anni Ottanta con un significato più ampio, mentre oggi l’anglicismo non adattato si riferisce specificamente al web. -- e-pistola, per indicare il messaggio di posta elettronica (Schwarze 2008). In effetti l’etichetta e-taliano sembra voler tener conto della presenza, in qualche modo ineluttabile, degli anglicismi nell’italiano della rete, ma anche auspicare una resistenza della nostra lingua, che pure, necessariamente, ne risulterà un po’ alterata. -- datato 2004-2005, visto che esiste già un quotare^1 con ben altro significato. Quoting e quotare^2 vengono dall’inglese quote ‘citazione’, anglicismo che si usa nei social, così come già nella posta elettronica, nei newsgroup, nei forum ecc., per indicare il brano di un messaggio che viene ripreso in un intervento successivo per -- Prima di proporre qualche neologismo e qualche anglicismo proprio dei social, vorrei dire qualcosa della presenza in rete dell’Accademia della Crusca, che, come ho detto all’inizio, giustifica la mia presenza -- individuali (come quella fornita da Maria Cristina Torchia relativa a petaloso, che ha avuto di recente grande risonanza mediatica). Gli anglicismi (sulla cui diffusione si registrano manifestazioni di insofferenza in molti messaggi che arrivano all’Accademia) sono ora oggetto di studio (e di intervento: sei comunicati effettuati nel giro -- 6. Tra anglicismi e neologismi: tipologie ed esempi E veniamo finalmente all’aspetto lessicale, per trattare in breve degli anglicismi e dei neologismi (i due àmbiti sono tra loro connessi) presenti nei social. La grande diffusione degli anglicismi nell’italiano contemporaneo e in particolare nei vari settori legati all’informatica e alla comunicazione, ma anche alla musica e -- internazionalmente nel Medioevo termini economici come banca, banco, conto e, per secoli, termini musicali). Nell’italiano di oggi la presenza degli anglicismi è particolarmente evidente perché – diversamente che in passato – si tende ora ad accogliere le parole straniere così come sono, senza ricorrere, di norma, a quegli -- sempre adattamenti, più o meno consistenti, sul piano della pronuncia e si rilevano ancora alcune incertezze nella grafia (specie al momento dell’ingresso dell’anglicismo), specie quando ci sono di mezzo lettere come h o k: accanto alla corretta grafia rosa shocking si trovano tuttora, in rete, attestazioni di rosa schoking e rosa schocking (vero -- Un termine molto in uso è nei social è spoilerare, dall’ingl. spoiler; sia l’anglicismo non adattato (entrato in italiano con vari significati, nei linguaggi dell’automobilismo, dell’aeronautica, a partire dal 1981 secondo il GRADIT), sia il verbo (un derivato -- concetti con termini integralmente nella nostra lingua (anche semplicemente conferendo nuove accezioni a parole già esistenti), ma in Internet ciò non è avvenuto perché usare anglicismi e trarne direttamente verbi è un modo più rapido e veloce; questo spiega, tra l’altro, la diffusione dell’inutile forwardare, sicuramente (e -- delicato»). Dedico almeno un cenno a un termine che non rappresenta un anglicismo non adattato, ma un interessante mutamento semantico connesso alla rete: si tratta di virale. L’aggettivo (formato da virus con -ale) era