Morte del piccolo Ousman
si indaga sullo stato della recinzione

Dovrà essere accertato se la rete che delimita il giardino di villa Biondi a Corcagnano presentava varchi. Il bimbo è morto dando da mangiare ai pesci del laghetto (LEGGI) GUARDA Il dolore della famiglia

Non potrà alleviare il dolore della famiglia per la perdita del piccolo Ousman Manou, il bimbo di 8 anni affogato in un laghetto a Corcagnano, ma forse darà una risposta alla richiesta del padre Issaka di fare luce su quanto accaduto: la procura di Parma ha aperto un fascicolo d'indagine sullo stato dei luoghi in cui è avvenuta la tragedia. In particolare, gli inquirenti vogliono maggiori informazioni sulla recizione che delimita la proprietà privata di villa Biondi. Se dai rilievi già effettuati dalle forze dell'ordine intervenute la sera di domenica scorsa e quelli che saranno disposti nei prossimi giorni emergesse che la rete era in pessime condizioni potrebbero configurarsi responsabilità colpose per i proprietari della villa. La recinzione è costituita da una vecchia rete di metallo, interrotta da cancellate. Scavalcarla è semplice ma potrebbe essere rischioso, perché è sovrastata da filo spinato. E' invece molto più probabile che i bambini siano passati da sotto, forse attarverso varchi già presenti oppure sollevando la rete.

Per quanto riguarda la posizione dei minorenni che accompagnavano il piccolo Ousman, soltanto la ragazzina che ha già compiuto 14 anni è imputabile. Il suo fascicolo è in mano alla Procura dei minori di Bologna, che dovrà appurare si vi siano eventuali responsabilità per violazione di domicilio e per omissione di soccorso. (maria chiara perri)

(08 ottobre 2010) © Riproduzione riservata