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APPROFONDIMENTI

Frontiera Messico-USA, II Marcha del Migrante

Da San Diego a Brownsville, passando per il Messico

Sabato 3 febbraio 2007

Ultima tappa di Global On The Border. Questa volta ci troviamo al di là del temuto e volgare muro che vuole dividere questi due mondi. Siamo a San Diego, California. Il 2 febbraio è partita la seconda Marcha del Migrante. La prima, realizzata nelle stesse date del 2006, si partiva dallo stesso luogo, San Ysidro, la parte americana della frontiera con Tijuana ma si arrivò a Washington D.C. a parlare con i congressisti. Quest’anno l’arrivo è fissato a Brownsville, Texas, quasi sulle spiagge del Golfo del Messico. Quindici giorni di marcia-carovana che toccherà diverse località oltre che molti luoghi simbolo della frontiera. Una carovana volta a denunciare la situazione dei migranti che provano ad attraversare il muro. Tutto si concluderà con un incontro internazionale alla frontiera tra Tijuana e San Diego, quindi al punto di partenza.

Ci presenta la carovana, Micaela Saucedo, integrante di varie organizzazioni americane dedicate al tema migrante, nonchè della Otra Campaña Tranfronteriza [audio].

All’atto inaugurale, erano presenti Enrique Morones, pricipale esponente di Border Angeles, organizzazione che guida la carovana. Da ricordare il ruolo avuto da Morones durante la scorsa campagna elettorale in Messico: in quell’occasione, Morones prese una polemica posizione in favore dell’allora candidato del PAN e oggi presidente messicano, Felipe Calderon. Una posizione dettata da promesse realizzate da Calderon sulle pressioni che avrebbe questi esercitato sul governo nordmaericano in favore di una legge organica in tema migratorio negli USA. Pressioni non ancora realizzate ed anzi in dubbio, visto il poco lavoro svolto sinora in favore dei migranti da parte del nuovo governo conservatore messicano. Presente anche Mauricio Farah, quinto visitatore della Comision Nacional de Derechos Humanos messicana. Farah è l’incaricato per la CNDH rispetto al tema migratorio. Da sottolineare la presenza di alcuni membri di Minuteman Project, organizzazione razzista che "aiuta" la Border Patrol a vigilare le frontiere americane da quella che chiamano "l’invasione migrante". Poca visibilità per loro, ma certamente è stata una presenza polemica che ha cercato, invano, di disturbare l’atto inaugurale della Marcha.

La nota della giornata su La Jornada.

Abbiamo poi incontrato gli integranti di Organic Collective che, assieme ad altre organizzazioni americane, sta promuovendo il No Border Camp di novembre alla frontiera tra Mexicali e Calexico. Organizzazione in alto mare, forse altissimo, visto che ancora non si sono realizzati i contatti tra i promotori dell’evento e le organizzazioni locali. Ce ne parlano i ragazzi di Organic Colective [audio].

Links:

No More Deaths

Border Angels

Guerrero Azteca

Border Action

CNDH

Organic Colective

Delete The Borders

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