#RSS 2.0 Home Index Chi siamo Mutui. Il bailout per comprare petrolio? ____________________ Cerca Newsletter | Pubblicità Interviste | Video | Sondaggi Home | Chi siamo | Mappa del blog | RSS Blogosfere Petrolio Uno sguardo dal picco * CRONACA * CULTURA * ECONOMIA * HIGH TECH * POLITICA * SCIENZA & SALUTE * SPETTACOLI * SPORT & MOTORI * STYLE * TEMPO LIBERO Post: « Precedente | Home | Successivo » Ott 0813 Benzina e spaghetti. Pubblicato da Debora Billi alle 11:33 in Current Affairs [miseria03ad2.jpg] Il post di oggi è qualunquista e nazionalpopolare. Però perdonatemi, qualche curiosità a questo punto ce 'ho anch'io. Che il barile sia precipitato ad un prezzo che è quasi la metà di quel che era tre mesi fa è ormai notorio, così come il fatto che la benzina non abbia dato alcun cenno di discesa: costa sempre uguale; meno notorio, però, è che tale fenomeno non è limitato al Belpaese, dove i petrolieri sono avidi e il popolo pecorone. Sta succedendo praticamente dappertutto: in Inghilterra ad esempio,dove a fronte di una calo del barile del 40% si è avuta una discesa dei prezzi dei carburanti di appena il 9%. I consumatori si stanno facendo sentire, racconta il Guardian. Nessuno sa capacitarsi del perché, peraltro. L'articolo si conclude citando anche il pesante costo della spesa alimentare. E qui alligna un ulteriore mistero: quel che accade alla benzina, succede anche al pane. E alla pasta, qui da noi. Guardate questo utilissimo sito: cliccando sui nomi delle commodities, potete vedere subito il grafico storico. Il grano (in cent per bushel) è sceso dai 13 di qualche mese fa ai 5,50 di oggi! Un crollo di quasi due terzi! Per quanto riguarda strettamente gli spaghetti, il prezzo del grano duro è letteralmente crollato in seguito ad un'annata eccezionale: talmente in basso che la Coldiretti propone addirittura un inaudito sciopero della semina. Tutto ciò, anche qui, non si traduce in una diminuzione dei prezzi al consumo, che restano tali e quali come durante la fiammata di inizio anno. Tutto ciò è inspiegabile, a meno di tirar fuori teorie del complotto tipo: "Qualcuno sa qualcosa che noi non sappiamo?" Commenti Commenti (31) | Trackback Trackback | Permalink Permalink | Share icon Condividi/Email Tag: agricoltura Leggi anche: * 66. E qualche motivo. - 23 Ott 2008 * OPEC: ne tagliamo tre milioni? - 22 Ott 2008 * Ideona: rottamiamo. - 21 Ott 2008 * Mille. - 18 Ott 2008 * E l'OPEC anticipa. - 17 Ott 2008 Trackback Indirizzo di Trackback per questo post: http://blog.blogosfere.it/mte/mt-tb.php?tb_id=136917 Commenti 1. denis, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 12:01 D'accordo sugli alimentari, assurdo... Ma la benzina mi pare sia scesa parecchio, proprio oggi agip ha tagliato i prezzi portando diesel a 1.299 e benzina a 1.359, i prezzi self sono ancora più bassi. http://www.benzinometro.it E 80-90 dollari al barile è ancora tanto, considerando anche che l'euro è crollato in confronto col dollaro (1.36) 2. paolo p., Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 12:08 ... probabilmente un effetto atteso... http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5121 ...anche se, come al solito, qualcuno (pochi) guadagnano e qualcuno (quasi tutti) perdono... 3. max, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 12:40 scende che è na bellezza ma dobbiamo vedere fino a quando durerà! due sono le ipotesi (prima delle elezioni usa): fare le scorte di bidoni di gasolio da mettere in cantina vicino ai formaggi oppure sperare che madre natura sforni dal nulla milioni di barili al giorno. io, today, vado a comprare dei bidoni... 4. Janko, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 12:42 Non è strano: i prezzi scendono perché, nella crisi, molti vendono e pochi comprano; i trasformati di oggi son fatti ancora con le materie primi prime comprate prima, quando eran care, i trasformatori da allora han ricomprato il meno possibile - non perché non convenga, ma per l'incertezza sul futuro. La stessa che spinge a masssimizzare tutti i ricavi possibili, anche più del solito; il fatto che il fenomeno sia generale evita pressioni di concorrenza al ribasso. Se poi i prezzi delle materie prime risalgono, o viceversa c'è qualche botto asiatico, o prima questo poi quelli... vedremo presto. I tempi son difficili e la chiarezza poca, ma non credo vi sian cartelli, se non di fatto (per effetti simultanei delle stesse cause): i principali attori economici e finanziari son abbastanza slegati tra loro, e siamo al si salvi chi può. 5. Eugenio, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 12:43 Cara Deb, una spiegazione semplice semplice è che il petrolio che è stato raffinato per produrre i carburanti che usiamo adesso è stato acquistato alcuni mesi fa, ai prezzi che ben sappiamo; idem per i prodotti a base di cereali, ottenuti dal pessimo e costoso raccolto del 2007; i prezzi comunque dovrebbero scendere, già si trova il gasolio al self service agip a 1250, il prezzo che aveva nel 2007 ciao Eugenio 6. Marco, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 13:08 Ma ci vuole tanto a tenere un grafico Excel con il prezzo in Euro di Benzina in Italia e il prezzo del barile in EURO? Poi lo potreste pubblicare periodicamente! 7. tulkas, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 13:14 visto che è così semplice, caro marco, perchè non lo fai tu? Grazie! 8. daniele.spagli, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 13:34 c'è c'è... è che va tenuto aggiornato. Lo aggiorno ogni tanto, ma ora è un periodaccio. i dati provengono dal sito eia, dal sito prezzibenzina.it e da una banca norvegese (se non ricordo male) trovate i link sul mio blog (archinauti blogspot ma ora non posso pubblicarlo perché non posso postare 2 link). O avete pazienza o ci aggeggiate voi. ;-) 9. lucyintheskywd, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 14:29 qui ho trovato una serie di collegamenti interessanti per rispondere a questo tormentone di inizio secolo 10. riccardo, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 14:40 sempre meritorio, daniele! 11. Andrea.de, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 15:14 Io ricordo un ragionamento di quando il prezzo del petrolio era in costante ascesa. Si diceva che tutti correvano a comprare barili perché ce n´erano pochi, e non contava il prezzo, ma il bisogno della materia prima. Se era valido questo ragionamento qualche mese fa, perché non assistiamo ad una corsa al barile anche oggi? Anche con una certa demand distruction il petrolio va micca a male, si puó fare scorta in attesa di rialzi di prezzo.. Ora, capisco che il ragionamento sia molto stilizzato, e capisco che non ci siano troppi soldi in giro. Ma qui si parla di investimenti a medio termine da parte di organizzazioni che non hanno problemi ad arrivare a fine mese... 12. daniele.spagli, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 16:02 @10 ora meritorio... diciamo che sono capatosta e mi piaceva verificare la cosa. cmq i dati li prendo da qui. 13. rosalucsemburg, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 16:03 Mah, tempo fa in radio sentivo dire che i prezzi sul mercato sono flessibili solo "in salita", e non in discesa: ma questo sempre, in ogni epoca e in ogni occasione. E' una legge economica che non so spiegarmi altrimenti che con il "ce l'ho e me lo tengo", ma mi rendo conto che la mia è una visione assai poco erudita. 14. Omar B., Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 16:30 io penso che quando un'economia è stabile e votatta alla crescita continuano a crescere i consumi e dunque la domanda, di beni e servizi, e quindi i prezzi salgono è anche una cosa psicologica, un vendiitore a qualsiasi livello (dall'ambulante clandestino a chi gioca in borsa a wall street) punta ad aumentare sempre i prezzi questo perchè non esiste Il Mercato, ma dei segmenti di economia che per periodi piu o meno brevi e con dimensione geografica-sociale variabile tendono a creare un mercato, un isolotto ... e quando quel mercato funzioan i prezzi vanno su però non esistono discese tranquille, addirittura la deflazione fa paura alle banche centrali perchè poco gestibile, perchè? perchè è brusca ed imprevedibile, toglie oggigeno all'improvviso, non è manovrabile 15. a, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 16:47 Il petrolio sale se la borsa sale (ne useremo di più) ma anche se la borsa scende (bene primario). Non mi sembra che dovremo aspettare molto per vederlo a 200...ps l'unico problema e se sarà 200 dollari o 200...boh! Perchè non penso che la moneta con la piramide l'occhio e il compasso possa durare molto...meditate, gente, meditate 16. Cataldo, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 17:21 Il calo del grano segue direttamente una massiccia fase di vendita delle posizioni speculative che abbiamo visto in opera nei mesi passati, Indicatori di prezzo per beni che non sono calcolati allo stesso modo, fuori dal circuito degli scambi "quotati", non hanno avuto un andamento cosi nervoso in discesa, almeno fino ad ora. I prezzi elevati hanno fatto si che si incrementasse la produzione di cereali in tutto il mondo, si assiste quindi a questo brusco assestamento di prezzo. Questi livelli sono comunque temporanei, e il prezzo del grano tornerà presto a livelli normali, stante che i costi di produzione non sono calati allo stesso modo. Quando si sarà esaurito l'effetto "svendita" e passera questo momento anomalo, si tornerà a livelli di redditività standard . La trasmissione dei prezzi asimmetrici non è che una ennesima conferma dei margini di monopolio operanti ai vari livelli, sono cartelli che inquinano ogni valutazione e drenano ricchezza dal sistema fidando nell'assenza di controlli e nella complicità delle istituzioni. 17. denis, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 17:37 Cataldo, ti amiamo! Scusate se ho parlato a nome di tutti ;-) 18. Wiking78, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 17:38 Che nel mercato esistesse la speculazione lo sapevamo. Probabilemente che agisse in modo tale sa portare a 150$/b per poi farlo crollare a 79$/b non ce lo aspettavamo. E' quasi il 50%. Io nel mio piccolo, pensavo che la speculazione si aggirasse su un 20% del valore del petrolio ed il resto fosse regolare incontro i domanda ed offerta. Questo però lo dovremmo pensare in tempi normali. Oggi c'è bisogno di tantissima liquidità: tutti fanno a gara ad avere i soldi (tranne i correntisti). Lo stato da soldi alle banche, le banche si danno soldi tra di loro... Non è nuova o peregrina l'idea che si stia cercando i rastrellare soldi dalle speculazioni fatte per pagare debiti da pagare a stretto giro di posta. Per fare un paragone è come se per pagare la bolletta del gas rovistassimo in giro per casa, tra i cuscini, nei casseti... La conoscete quella sensazione? Io mi immagino squali e squaletti che stanno rivoltando le tasche per trovare il dinero. Sicuramente le previsioni di produzione industriale sono in calo, che i consumi siano in calo è una realtà evidente (auto, cibo, vestiario, svago, vacanze ecc..). La domanda di prodotti da lavorare è in calo e quindi anche il prezzo. Se guardate il link segnalato da Debora c'è pure l'andamento dei prezzi dei metalli. Sono tutti in calo tranne oro e argento. Il rame che era andato alle stelle tempo fa sta calando così pure l'alluminio. Rame ed alluminio oramai si usano parecchio nell'industria dell'elettronica e nell industria dell'auto. Per il petrolio poi c'è la variabile delle riserve che alla luce di quanto è successo con la crisi economica si potrebbe pensare che siano state rimpinguate prima della tempesta. Un pò come gli assalti ai supermarket prima dell'arrivo dell'uragano in america. Il fatto poi che ci sia così tanta volatilità, ma dovrei forse dire così tanta speculazione, ci deve far riflettere su cosa è diventato questo sistema economico. Merci che raddoppiano il loro valore, guadagni ne breve periodo e banche senza scrupoli sono dei cancri per il sistema economico, sociale e ambientale. Io non penso che garantendo gli scambi interbancari per un anno si risponda al problema. Questa è l'ultima trappola per raggranellare i soldi dei risparmiatori ed invogliarli a mettere i soldi in borsa. La nostra economia si basa sul consumo e sul pil, ma il nostro potere di acquisto si sta erodendo e ci dicono che non dobbiamo indebitarci. Come consumiano allora? Non si consuma, apparato produttive e commerciale in crisi, licenziamenti, ancora meno soldi in tasca, minori soldi in banca e non si paga la rata del mutuo. Per un pò le banche terranno ma non mi vengano a dire che da noi le banche non hanno speculato perchè è ridicolo. Certo, in america di davano i soldi con molta superficialità (eppure esaltavamo le banche che ti davano i soldi solo presentando una buona idea) ma da noi le banche hanno indebitato una generazione di 30-40 enni con mutui capestro a tasso variabile per l'ammontare del 100% del valore, gente che non aveva da parte un soldo (altrimento non avrebbe fatto un mutuo a 30, no? A chi piace avere 30 anni di mutuo?). E con la crisi che c'è le banche aspetteranno la seconda rata saltata prima di pignorare le case? Si? Beata ingenuità. P.s.: Nessuno ce lo dirà mai, ma secondo voi la Mafia (camorra, n'Drangeta, ecc)... ascolta Berlusconi e tiene i soldi sui conti correnti o li investe da qualche altra parte? 19. Pierluigi, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 18:58 @18 beh il Vaticano sappamo che ha messo i soldi in ORO (se non e' una bufala, non so, non ho verificato).... adesso tu mi dirai che il Vaticano non ha niente a che spartire con la Mafia, e io ti guardero' con aria divertita 20. Pinnettu, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 19:10 Questa storia delle due velocità del prezzo della benzina salta fuori ad ogni calo del prezzo del greggio. E' peggio di quell'altra storia del petrolio che nel 2001 costava 60$/b. Abbiamo la memoria corta. Dai dati forniti da Daniele si nota che i prezzi mediamente sono stati (in Euro): Gennaio 2008 petrolio 64 €/b - benzina 1,38 €/l Luglio 2008 petrolio 83 €/b - benzina 1,54 €/l Ottobre 2008 petrolio 62 €/b - benzina 1,35 €/l Ora questa me la segno...così ogni volta non devo andare a scavare nella memoria per ricordare i prezzi. 21. Pan, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 21:09 Ecco il grafico, cari fenomeni http://img406.imageshack.us/img406/4514/prezzibenzina14rl8.png 22. Blues, Lunedì 13 Ottobre 2008 ore 23:48 Complotto!!!LE VALUTE SUDAMERICANE IN CADUTA LIBERA. Complotto!!!La silenziosa crisi dei mercati russi(di Piero Sinatti) "Un conflitto armato tra nazioni ci riempie d'orrore.Ma la guerra economica non è migliore di un conflitto armato.Quest'ultimo è come un'operazione chirurgica;la guerra economica è una tortura prolungata.E la devastazione che produce non è meno terribile di quella descritta nella letteratura propriamente detta.Non pensiamo all'altra guerra perché siamo abituati ai suoi nefasti effetti....Il movimento contro la guerra è giusto.Prego perché abbia successo.Ma non posso evitare il lancinante terrore che quel movimento fallirà nel suo intento se non arriverà a toccare la radice di tutti i mai:l'avidità umana"Tratto da shock economyche riporta la parole di Gandhi Che sono 4 banche che falliscono e milioni di lavoratori senza lavoro se c'e' in gioco il dominio delle risorse energetiche del mondo? Perché il dollaro è diventato così forte contro l'euro??, (sì la BCE e la cina hanno sostenuto il dollaro, ma siamo sicuri che non ci sono mani ignote sul cambio che è passato da 1.6 a 1.3) Gazprom e PETROBRAS Eni e altre compagnie sono la risposta. Scusate la mia fantafinanza, ma se ci ho preso sono un mago. CIAO 23. Thomas, Martedì 14 Ottobre 2008 ore 09:41 dopo i telegiornali di ieri, quelli di stamani, vari siti specializzati, possiamo dire tutto è bene quel che finisce bene. Centinaia di miliardi spostati come noccioline dentro un distributore, iniettati capitali di qua e di la, venduti asset allo stato pinco, riacquisto azioni agevolate da nuove regole, Fortis incamera 14,4 miliardi, il governo Usa pensa di investire 250 miliardi di dollari nelle banche, di cui la metà dovrebbero andare ai primi 9 istituti finanziari del paese, e qui mi fermo........e nessuno che paga gli errori......... 24. max, Martedì 14 Ottobre 2008 ore 09:41 il benzinaio sotto casa continua a spacciare gasolio a 1.35 devo chiamare la federconsumatori? 25. max, Martedì 14 Ottobre 2008 ore 09:47 e poi chi dice che dietro la crisi odierna non ci sia quella setta di illuminati tanto cara a tremonti che ogni due tre cita? 26. Luigi Lucato, Martedì 14 Ottobre 2008 ore 09:47 #23Thomas .......e nessuno che paga gli errori......... ottimista .... paghiamo noi. è bello vedere come da una quasi catastrofe si è passati al paradiso in terra .... ma siamo sicuri ..... cosa è cambiato nella produzione nella disponibilità di energia nella disponibilità di alimenti nella qualità della vita ecc .... Forse solo le parole televisive ... ma è un mondo virtuale. 27. Ottimo Massimo, Martedì 14 Ottobre 2008 ore 09:53 Altri mega rialzi in borsa oggi...bye bye crisi...si torna a volare! 28. Paolo B., Martedì 14 Ottobre 2008 ore 10:01 Le borse schizzano in alto, il prezzo del petrolio è sceso quasi del 50% rispetto ai 150 $/b ed i carburanti effettivamente costano di meno(ma pane e pasta no). Agli occhi del popolo bue questo è molto incoraggiante, la crisi sta passando. Lo dicono a titoli cubitali anche i media di partito e delle lobby economiche che sono quelli da cui il suddetto popolo bue si (dis)informa. Intanto da me(Bari) il traffico automobilistico impazza più che mai. Sarà forse il canto del cigno di questo paradigma economico? 29. Paolo B., Martedì 14 Ottobre 2008 ore 10:10 Toh, chi si rivede, il cretino che si diletta a scrivere nel blog appena le borse si rianimano... 30. Omar B., Martedì 14 Ottobre 2008 ore 11:08 boh, e più di una anno che le borse scendono a piccoli passi, adesso miracolosamente tutto risolto? secondo me è tutto dovuto a coloro che parlano di economia reale e economia non-reale cosa che è decisamente falsa ad iniziare la crisi è stata la gente che non riusciva a pagare, quindi ad andare in sofferenza è stata quella che si insiste a chiamare economia reale, adesso gli stati stanno disperatamente salvando l'economia finanziaria, mettendo loro i soldi (nostri) che dai debitori non vengono più è un'analisi semplicistica ma non credo sia sbagliata cmq gli stati già son messi male, se si ostinano d usare tutte le energie per buttare fuori l'acqua anzichè per tappare il buco o, al peggio, organizzare la fuga ... beh, odavvero hanno energie mostruose e si va in salvo tutti incerottati,oppure dopo un po, stanchi, molleranno la presae la nave ricomincerà ad affondare, senza che sia possibile fare altro che aspettare 31. Paolo B., Martedì 14 Ottobre 2008 ore 11:46 In effetti questi piani USA/Europa di salvataggio delle banche sono i classici colpi di grazia al paradigma economico imperante anche se in apparenza dovrebbero salvarlo. Invece di usare i residui nostri soldi(dei cittadini) per creare le infrastrutture atte ad attutire la crisi incombente e facilitare il passaggio al paradigma economico prossimo venturo, li stanno impiegando per puntellare le fondamenta marce di quello attuale. Insomma, una fase di passaggio che si preannuncia come la peggiore ipotizzata... 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